È ciò che è capitato a due dipendenti della metropolitana di Madrid, che hanno trovato il portafogli durante dei lavori di manutenzione su una carrozza della metro che ha avuto un "problema tecnico".

Dopo un rapido controllo, è emerso che a causare il problema era un portafoglio incastrato nella chiusura della porta. Apparentemente un posto dove finiscono spesso: “È uno dei posti preferiti dei borseggiatori per liberarsi dei portafogli rubati. La fessura si vede solo quando la porta è aperta”,  ha spiegato Del Cura.
Ma di solito il contenuto dei portafogli ritrovati è ben più modesto: in questo caso si trattava di un portafoglio ben gonfio, e all’interno la patente di un uomo californiano, diverse carte di credito, e soprattutto un assegno da ben due milioni di dollari, intestato all'uomo stesso.
La polizia sta cercando di rintracciare il proprietario del portafoglio, che può dirsi fortunato dato che i ladri hanno evidentemente scelto di “trattenere” solo il contante lasciando stare le carte di credito e il ricco assegno che per loro sarebbe stato più difficile da  incassare.


Amici, vi presento il cupcake più costoso al mondo!!! Lo servono in uno dei più raffinati ristoranti di Las Vegas, The Palazzo. 

Cos'è esattamente un cupcake? Per chi ancora non lo sapesse il cupcake è un dolcetto, un po' come una mini tortina composta da un semplice pan di spagna farcito e decorato. Ma la ricercatezza degli ingredienti di questo cupcake in particolare ne fanno probabilmente il più costoso al mondo: 750 dollari!

La torta è realizzata sulla base di cioccolato Palmira Single Estate, sviluppato da un cioccolatiere francese che ha incrociato appositamente le piante di cioccolato per ottenere una varietà particolarmente prelibata. Il tutto è imbevuto in cognac Louis XIII de Remy Martin invecchiato oltre 40 anni (a volte sono usate anche bottiglie invecchiate quasi 100 anni).



La notizia di oggi ci arriva dalla provincia di Rimini, dove è stata pervenuta al signor Emilio Casali una cartella esattoriale in cui gli veniva comunicato di avere un debito con lo Stato. La cifra di questo debito ammonta a “ben” 1 centesimo, e siccome si tratta di un importo tanto alto, gli è stata concessa persino la possibilità di pagarlo a rate!
Dopo che il signor Casali si è messo in contatto con loro per comunicargli dell’errore, Alessandro Romano, direttore provinciale dell’Inps di Rimini, ha disposto l’annullamento della lettera inviata e gli ha risposto di non dover tenere conto della comunicazione né effettuare il pagamento. L’indebito, dunque, è estinto a tutti gli effetti. Il pensionato 84enne di Riccione, dunque, può ora dormire sonni tranquilli!

La cosa più assurda di tutta questa vicenda è senz'altro il fatto che l’anziano signora avrebbe potuto risarcire lo Stato del misero centesimo che gli è stato richiesto anche pagando a rate!