In questo periodo con il freddo, la nostra pelle purtroppo si secca. Il vento, il freddo e l'invecchiamento sono spesso causa di questo problema. Ma non solo. Purtroppo, spesso, quello che incide di più è la nostra alimentazione che non è abbastanza ricca di cibi contenenti acqua e fibre che idratino la nostra cute. Però ci sono alcuni rimedi naturali che possiamo preparare con le nostre mani, come un buon detergente per purificare la pelle del viso senza disidratarla ed una buona crema nutriente per idratarla e nutrirla dopo la detersione.


Crema detergente per pelli secche
Ingredienti: 1 cucchiaino di mandorle in polvere, ½ cucchiaino di latte in polvere e un pizzico di zucchero.
Metodo di preparazione: Mescolare tutti gli ingredienti sopra citati, e riporli in un barattolino per le spezie.
Modalità di applicazione: Prendete ¼ di cucchiaino della miscela in polvere appena preparata e mescolatela con un po’ di acqua tiepida fra le mani. A questo punto, massaggiate bene su tutto il viso e sul collo per circa un minuto, non lasciate asciugare ma sciacquate prontamente e bene con acqua tiepida.



Olio nutriente fatto in casa per il viso 
Ingredienti: 10 gocce di olio di sesamo, 10 gocce di olio di cocco, 5 gocce di olio essenziale di basilico 
e 5 gocce di olio di limone.
Metodo di preparazione: mescolate gli ingredienti di cui sopra e conservate il mix di oli 
in una bottiglia scura con un contagocce.
Modalità di applicazione: prendete 3 gocce di questo olio nutriente che avete appena preparato e ponetele nel palmo di una mano. Ora aggiungetevi 6 gocce d'acqua 
e massaggiate questa preparazione sulla pelle bagnata del viso e del collo, finché non viene assorbita.

Questa trattamento di pulizia e di nutrimento della pelle, ripetuta ogni giorno, vi aiuterà a riacquistare la naturale morbidezza della pelle del vostro viso.
Vi sarà utile per combattere i segni del freddo, dell'invecchiamento e anche 
la secchezza cutanea provocata dall'esposizione al sole in estate.
Il blush è in grado di migliorare il vostro
aspetto e farvi apparire più giovani.
Il colore giusto può dare un aspetto baciato
dal sole, ma se si esagera, si sembrerà un clown.
Ci sono molte differenze tra i diversi tipi di fard,
e, naturalmente, si vuole trovare quello perfetto.
Guarda le seguenti caratteristiche di blush per
trovare quello giusto.

Il blush è in grado di migliorare il vostro aspetto e farvi apparire più giovani.
Il colore giusto può dare un aspetto baciato dal sole, ma se si esagera, si sembrerà un clown. Ci sono molte differenze tra i diversi tipi di fard, e, naturalmente, si vuole trovare quello perfetto. Guarda le seguenti caratteristiche di blush per trovare quello giusto.

I blush sono in crema o in polvere. Ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi, si deve pensare a ciò che è giusto per te. Le polveri possono rimanere accese per più tempo, quindi questo può essere un bene per qualcuno che vuole agire per un tempo più lungo. Le persone con la pelle grassa e con brufoli potrebbero desiderare di scegliere la polvere. Le creme possono rendere la vostra pelle luminosa, e questo può rendere il tuo brufoli più brillanti.  Alcune persone preferiscono il look di creme, che può dare un aspetto naturale.

Scegli un colore che metta in risalto i tratti del tuo volto e che non sia troppo appariscente. I blush più vivaci non vanno bene per le ragazze dalla carnagione pallida ma sono perfetti per quelle abbronzate o dalla pelle scura.
Se hai la pelle chiara, opta per un colore rosato.
La carnagione influenza anche nella scelta tra colori chiari e scuri. Se hai la pelle scura, prediligi un colore chiaro, mentre, se ce l'hai chiara, opta per i blush nei toni del marrone.
Per scegliere il colore perfetto, stringi la mano a pugno e tienila così per circa dieci secondi: il colore che avranno le tue dita sarà quello che ti starà meglio.



I PENNELLI



Compra dei pennelli da blush di qualità, che ti consentano di sfumare bene. Non devi necessariamente spendere troppo; potresti provare, per esempio, il pennello da blush della Essence. Evita di applicare il blush con un batuffolo di cotone o con un puff da cipria, o non potrai sfumare bene il pigmento.

Applica il blush in una stanza ben illuminata o procurati uno specchio ingrandente con le luci. 
Se usi un blush in polvere, passa delicatamente un pennello morbido di dimensioni medie sul fard e picchiettalo per rimuovere gli eccessi. Se utilizzi un blush in crema o in gel, prelevane un po' con l'indice.
Inizia con una piccola dose: meglio dover aggiungere in un secondo momento 
che essere costrette a rimuovere tutto.

Assumi un'espressione da “pesce” per applicare il blush, allo scopo di stenderlo sugli zigomi. 
Sorridi mentre lo sfumi.
Muovi il pennello partendo dagli zigomi e andando in direzione del naso e delle orecchie. Evita le linee diagonali, o finirai con il sembrare un clown! Il prodotto in eccesso può essere sfumato in direzione della zona che va dalla parte corrispondente al centro dell'occhio all'orecchio.
Usa un pennello pulito per sfumare.
Muovi il pennello verso il basso quando finisci di sfumare, per consentire ai peli del viso di riabbassarsi.
Per un look fresco, applica il blush senza andare al di sotto delle narici 
e senza avvicinarti più al naso che all'occhio.

Se applichi troppo blush in polvere, rimedia al danno con una cipria traslucida, mentre, gli eccessi del fard cremoso possono essere rimossi con una salvietta di carta. 
Se eccedi con il blush in gel, risciacqualo e ripeti l'applicazione.

Cerca di applicare il blush nella stessa maniera su entrambi i lati del viso.
Dopo aver applicato il blush, aggiungi un tocco di cipria traslucida per fissare il look: 
regalerà un aspetto sano al viso. 



Le pettole sono un piatto tipicamente pugliese che si prepara solitamente nel giorno di Santa Cecilia, ma non solo. Durante tutto il periodo natalizia è molto facile trovare in giro per le città pugliesi dei panifici che le preparano e che spesso le offrono ai clienti. La storia delle pettole parla di una donna che, nel giorno di Santa Cecilia, come ogni mattina, si alza presto per preparare la colazione e il pane. Però, durante la lievitazione, fu distratta dalle melodie degli zampognari e, come ipnotizzata, iniziò a seguirli per i vicoli della città. Al ritorno a casa, però, si accorse che l'impasto era lievitato troppo e non poteva più essere usato per il pane. Di fronte ai bambini ormai svegli che reclamavano la colazione, senza perdersi d’animo, mise a scaldare dell'olio e cominciò a friggere dei pezzettini della pasta lievitata, improvvisando così la preparazione di queste rinomate palline soffici e dorate.


I bambini, soddisfatti, ma incuriositi, le chiesero "Mà, come si chiaman'?"e lei rispose “pettel” pensando ad una versione più piccola della focaccia che in dialetto si chiama “pitta”. La storia racconta infine che, finito di friggere tutto l’impasto, la donna scese in strada per offrire le pettole agli zampognari che, con la melodia delle loro pastorali, avevano reso possibile quella invenzione gastronomica.

INGREDIENTI PER CIRCA 45-50 PETTOLE
Farina 00 500 gr
Lievito di birra fresco 12 gr (oppure 3,5 gr disidratato)
Sale mezzo cucchiaio
Acqua tiepida 375 ml
Olio di semi Per friggere q.b.




PREPARAZIONE

Per preparare le pettole, setacciate la farina in una ciotola, fate al centro una fontana e scioglieteci il lievito di birra con poca acqua tiepida. Sciogliete nell'acqua sale e versatela a filo poco alla volta sulla farina. Impastate con le mani per ottenere un impasto molto morbido e colloso, se necessario aggiungete altra acqua.  Mettetelo subito in una ciotola, coperta da un foglio di pellicola, a lievitare in forno spento con la luce accesa per circa 2 ore.
Quando l'impasto avrà raddoppiato di volume e avrà fatto le bolle sopra, predisponete sul fuoco una pentola capiente con abbondante olio di semi per friggere le pettole.
Appena l'olio sarà ben caldo, con un cucchiaio prelevate poco impasto alla volta, bagnate un dito in poca acqua e fate scivolare con esso dal cucchiaio la pallina di impasto direttamente nell'olio, 
in modo da creare i caratteristici gambi.
Continuate così fino a che non avrete terminato l’impasto: le pettole devono essere belle dorate da entrambi i lati, quindi in cottura giratele con una pinza. Toglietele dall'olio e fatele scolare su carta assorbente.

Le pettole possono essere un piatto sia dolce che salato. 
Quindi se le volete dolci, dopo la cottura e dopo che saranno ben scolate dall'olio potete rotolarle nelle zucchero, o ricoprirle con del cioccolato fuso, o la nutella, o del miele, 
o come vi suggerisce la vostra fantasia e servirle.
Se invece le volete salate potete aggiungere all'impasto delle olive nere, o verdi, o tutt'e due insieme.








Inizia a fare sempre più freddo, come mantenersi al caldo e al tempo stesso, alla moda?
Questa è la parte difficile... Prova a seguire questi pratici consigli!
uno stile è affascinante grazie anche alla sua audacia e originalità; perché allora non provare a mescolare i generi, abbinando capi sportivi ad altri classy?
Il risultato sarà senza dubbio diverso dal solito, un po' irriverente, di certo non banale. La regola è scegliere indumenti di cui siete certa che addosso a voi non vi mortifichino le curve o peggio ancora non vi dilatino il girovita o altre parti del corpo.






INGREDIENTI PER 6 PERSONE 

sale, una carota, una costola di sedano, tre cipolle, qualche foglia di alloro, una manciata di prezzemolo, qualche foglia di basilico, pepe in grani, sei piccole aragoste, 200 gr di burro, 400 gr di riso, brodo di dadi, un cucchiaio di curry, un cucchiaio di farina.




PREPARAZIONE

Ponete al fuoco una pentola con 5 litri di acqua salata, una carota raschiata e lavata, una costola di sedano, privata dei suoi filamenti e lavata, una cipolla privata della sua pellicola esterna, qualche foglia di alloro, di prezzemolo e di basilico ben lavati e strizzati e in più qualche grano di pepe.
Portate ad ebollizione poi immergetevi le aragoste, ben pulite e fate cuocere per circa 20 minuti; quindi togliete le aragoste dal brodo, apritele ed estraetene la polpa possibilmente senza spappolarla, e tagliatela a fette uguali. In un altro recipiente che possa andare in forno, fate appassire la cipolla tritata, con 100 gr. di burro, unite il riso, copritelo con del brodo di dadi (calcolando per ogni tazza di riso due di brodo)
e mettete in forno caldo per 18 minuti.
Con un tovagliolo filtrate il brodo di pesce: dopo 10 minuti aggiungete un cucchiaino di farina sciolto con un po' di brodo di pesce. Adagiate il riso su un piatto da portata, sgranando i chicchi con una forchetta, sistemate i pezzi di aragosta, irrorate con la salsa al curry, che avrete passato al setaccio, 
e decorate con i gusci delle aragoste.


INGREDIENTI PER 6 PERSONE 

500 gr di farina, tre uova, sale, pepe, 200 gr di salmone affumicato, 50 gr di burro, uno spicchio d'aglio, una manciata di prezzemolo, un quarto di panna.




PREPARAZIONE

Mettere la farina a fontana sulla spianatoia, ponetevi nel centro le uova,
unite una presa di sale, un pizzico di pepe e qualche cucchiaio di acqua tiepida, sufficiente ad 
ottenere un impasto sodo ed elastico che lavorerete energicamente.
Fate una palla di pasta e mettetela a riposare per un'ora coperta da un tovagliolo umido.
Mettete sul fuoco una pentola d'acqua salata; tagliate il salmone affumicato a striscioline.
Fate quindi sciogliere il burro in una casseruolina, unitevi lo spicchio d'aglio,
togliendolo appena sarà dorato, adagiatevi le listarelle di salmone, cospargetele di un trito finissimo di prezzemolo e irroratele con la panna. Insaporite con una presa di sale e un pizzico di pepe
e lasciate rapprendere a fuoco moderatissimo.
Nel frattempo stendete con il mattarello la pasta in sfoglie sottilissime,
avvolgete ognuna su se stessa e tagliatela in sottili tagliolini che metterete a cuocere
nell'acqua bollente salata. Scolateli al giusto punto di cottura
e conditeli con la salsa al salmone, mescolando bene prima di servire.




Holly e Benji (Captian Tsubasa) è un cartone giapponese, anche se in realtà si chiama manga, degli anni '80. Il cartone si svolge in un ambiente calcistico e narra, per l'appunto, le vicende del giovane Oliver Hutton e del suo amico Benjamin Prise, due promesse del calcio, che dopo esser cresciuti in Giappone partono per giocare nella nazionale e diventano due grandi calciatori. Sicuramente molti l'hanno visto e lo ricordano bene. Ora, quello che molti si saranno chiesti (io tante ma tante volte) è: "Ma quanto cavolo è lungo 'sto benedetto campo di calcio???"

Insomma, qualunque azione, per quanto semplice richiedeva come minimo almeno 3 o 4 puntate per essere portata a termine! Solo per arrivare da una porta all'altra erano necessarie come minimo due puntate. Per non parlare di un'intera partita! E loro lì che correvano come matti! Più veloci che mai! E non riuscivano a vedere neanche la porta avversaria!




Ebbene, una ricercatrice italiana, a quanto pare, si è posta le stesse domande e avrebbe compiuto uno studio per verificare quale fosse la reale grandezza (reale ovviamente sempre nel manga) 
del campo in cui i nostri eroi giocavano.

Quindi, è risultato che tenendo conto che la linea di porta compare quando un giocatore è più meno sulla tre-quarti campo, il campo è lungo 18.552Km, cioè circa...... 18 Km e mezzo!!!

Ma non è tutto! Holly e i compagni della New Team corrono come dei dannati per intere partite, spesso con recuperi dai risvolti drammatici. Al fischio finale, quindi, gli eroi giapponesi percorrono mediamente 250 km, a velocità stratosferiche intorno a 150km/h, per inseguire il sogno di giocare un giorno in Brasile. 
Per non parlare poi del fatto che per ogni azioni compiuta nel campo sfidano tutte le leggi della fisica e della gravità così come le conosciamo! Insomma, dei veri supereroi!!

Voi ce li vedreste Messi, o Balotelli o Gattuso o correre così per partite intere?
Beh, sarebbe un vero spettacolo! che ne dite? e057



Una variante di una delle creme più buone del mondo.

INGREDIENTI

mezzo litro di panna liquida da montare, freddissima
tra 70 e 125 grammi di zucchero a velo, meglio vanigliato (la dose dello zucchero varia in dipendenza di quanto volete dolce la vostra crema Chantilly)
150 gr di cioccolato fondente
3 cucchiai di latte




PREPARAZIONE

Versate la panna in un recipiente largo e dal fondo arrotondato, possibilmente tenuto in frigo in modo da essere ben freddo.

Iniziate a sbattere la panna con una frusta flessibile, all’inizio il ritmo dovrebbe essere lento, e poi si deve accelerare quando la panna inizia a montare. Quando è raddoppiata di volume, ed inizia a rimanere aderente ai fili della frusta, smettete subito, altrimenti potrebbe trasformarsi in burro.

Aggiungete lo zucchero, nella proporzione voluta, e mescolate ancora per incorporarlo.

Mettete il cioccolato tagliato a pezzi insieme al latte a bagnomaria.

Lasciate intiepidire e mescolate con delicatezza, procedendo dal basso verso l’alto, alla crema e lasciate in frigorifero fino al momento di usarla.

Potete usare questa crema per farcire dolci e torte oppure servirla in bicchieri decorati con biscotti o come vi suggerisce la vostra fantasia e056